Parlai molto con lei. Mi piaceva molto la sua voce, meno quello che diceva…
Certe volte anche i sentimenti sono metasemantici; mi sono ripetuto spesso, forse, per giustificare le mie scelte.
Quando poi ci dicemmo tutto, che poi equivalse a una specie di non dirsi nulla, mi rimase inaspettatamente in bocca il sapore della libertà. La prima cosa che pensai fu questa:
Ecco una donna che sa unire magistralmente il futile al dilettevole!
Provai perfino invidia, forse per la prima volta nella vita, per il suo modo di essere così asciutto, quasi unicellulare. Aveva costruito una membrana scarsamente permeabile tra lei e la realtà, tentava di proteggersi, diceva. Troppe fregature, da parte di certi uomini, capaci solo di scopare e poi sparire dietro circostanze sempre zeppe di impegni e di egoistici interessi.
Il mio vuoto che pure valeva poco era così meno isolato dal mondo.
A differenza sua io sentivo di aver bisogno di tutti, in un certo senso, mi sentivo davvero un nome collettivo. Quando mi isolavo, lo facevo in mezzo alla gente, conoscendo gente nuova. Non conosco isolamento migliore del fare nuove amicizie. Ricominciare a raccontarsi dal principio, mi metteva difronte alIa vita passata come uno spettatore incolpevole. Avevo ed ho, ancora oggi, la presunzione di essere tutti i momi, nessuno escluso. Cosa che mi causa ancora molti squilibri e metafisici grattacapi.
Persino i suoi demoni sarebbero crollati come briciole di pietra, al primo accenno di logica…
Certo, ammesso che i demoni si nutrano di logica. Niente di più falso.
Lei si annoiò prima di me, nonostante tutto. Non la biasimavo di certo… Eravamo così differenti…
Da allora ci siamo scambiati pochissime parole. Certo, a causa sua, del suo risentimento. Forse una punta di rancore.
Credo che lei stesse cercando in me, una sorta di salvezza.
Ma io non avevo intenzione di prestarmi all’esperimento. Non cercavo ninete altro che un altro pezzo di vita. Mi sarei lasciato portare dagli eventi ancora una volta. Mi piaceva così. Concepivo i sentimenti come gli scontri tra barbari. Senza usare tattiche. In campo aperto.
Uno di fronte all’altro. Si salvi chi può.
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