Penso in continuazione al peccato originale. Quello vero, dico…
Ovvero, il fatto di essere nato in una società ipercapitalista ed oltremisura consumista.
Penso di essere il prodotto perfetto dei miei padri. Cinico senza saperlo. Spietato per definizione. Affamatore di popoli. La prova risiede nel fatto che nonostante contribuisca fortemente ad affossare il mondo, riesca a giusticarmi e a considerarmi, tutto sommato, una persona buona e in qualche limitata misura, anche giusta.
Penso in continuazione anche a te.
Che rappresenti la bellezza di questo mondo. E anche tu sei atroce e spietata ed egoista. E anche tu, ti consideri una persona buona. Mi chiedo spesso come si misuri il valore di un uomo e non so trovare una risposta esaustiva. Non avendo un dio, non temo il suo giudizio, ma nemmeno quello degli uomini. Ciò che la coscienza suggerisce è una abdicazione istantanea. Soffiano venti sinistri. Venti di guerra. Stamattina mi sono svegliato con una certa angoscia.
Ho sognato la guerra. Era una cosa naturale, uccidere. Imbracciare un fucile. Da che parte stare? Perché?
Certo difenderò i miei cari e la mia vita, senza usare l’intelletto, ma quando mi sveglierò dal non pensare, cosa accadrà?
Sembra la tipica situazione di quando non avendo il coraggio di lasciare la persona, una volta amata, la costringi subdolamente a fare il primo passo. Cose che non mi appartengono.
Io scrivo poesie perché lo so fare.
Cammino perché è nella mia natura.
Penso perché non posso farne a meno.
L’insensatezza di questa vita è palese.
Quando non si crede a niente al di fuori della natura non puoi fare altro che porti domande a cui non avrai risposta, interrogarti, e agire secondo coscienza sapendo bene, però, che non si è mai nel giusto. Qualsiasi cosa si faccia, apre infinite possibilità future, alcune pacifiche e armoniose, altre dissonanti e terribili.
Questa è la nostra natura. Mai nel mezzo delle decisioni. Un giorno sarà il bene, altri sarà il male a guidare le mani. Altri ancora sarà la buona intenzione finita male, ad aspettarci alla fine della strada.
Tutto è oscuro. Bisogna essere pronti al peggio. Chi agisce nel nome della verità e della giustizia non potrà che operare il male. Ogni certezza fonda le sue radici nell’indeterminatezza. Io temo i giusti perché non hanno cuore, Temo i violenti perché vivono nel terrore. Ascolto i dubbiosi perché hanno il dono del pensiero. Io sono tutto. Io sono nessuno.
E tu, Tu, ti sei mai chiesto chi sei?
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