scelgo le poesie per l’ennesimo reading
qualcosa che abbia a che fare con la Primavera
come la morte, ad esempio
e con le nuvole a forma di stronzo
e le giornate marroni che virano sul verde
scelgo poesie per l’ennesimo reading
con una certa allegria di fondo
col buonumore dei nullatenenti
poi inciampo nei soliti scritti
soliti nomi soliti occhi e distanze
e mi accorgo che fuori piove
e la gita fuoriporta diventa fuoribordo
e penso che forse dovrei decidermi
prima o poi a comprarmi un cappello
se non altro per urlare al microfono
con una certa credibilità
che il giorno va a fondo
e che il fondo è il posto migliore
per una gita fuoribordo
e che la mia voce arriva sempre
da ventimila leghe sotto i mali
e mai, dico mai, un accenno di rancore.
Alzo lo sguardo dal foglio
e piove e forse qui fra poco nevicherà
però fra poco sarò sul mare
e l’acqua non farà più notizia.
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