Canzoni e poesie d’amore
Quando non sono io a scrivere
Ma una entità distratta
che vorrebbe essere cose
Che vorresti essere a fronte di tutto?
Certo, la domanda è malposta.
Forse porcellana e rossa carne umidiccia?
Forse una voce che si fa carico dell’universo
E poi si frange come una risata sull’interrogativo?
Vedi questa cosa carnale che chiamiamo alberi
Sotto la frusta della neve e te ne gratifichi
Come se fosse una emozione. Che vuol dire?
Perché se ci pensi sei allegro anche in punto di morte?
C’è competizione in tutto ma quasi mai nella resa. Ci pensi mai?
Siediti al sole, diceva, abdica! Sii il re di te stesso! Diceva Pessoa…
E poi fatti una rivoluzione. E ricomincia da capo con le contraddizioni, le vigliaccherie con i fallimenti e tutte quelle cose là…
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