Roma e Lazio giocano a pallone
Dallo stereo è partito Piero Ciampi
Non si sa per che motivo
Mi viene in mente Victor Cavallo
Mi viene spesso in mente Victor Cavallo
Se si parla di pallone, di mimose o di Hamburg
O di amore universale. Poi la lettura si infittisce
La luce diventa una virgola e la narrazione
Uno zigomo, la situazione un ginepro.
Certo che un ombrello non fa l’autunno
Né una rondine primavera
Ma sono le diciotto e 51
E tutte le cose che sembravano ostili
Sono distese come uno strato di crema chantilly
Sopra la coscienza. C’è una strana pace da quando
Il sole se n’è andato a fare in culo dietro la montagna
Che significa la rabbia? Che significa la vita?
Per che cosa vale la pena fare questo o quello?
La Crema prende il sopravvento. Comincia a scendere dai tetti
Fino riempire lo spazio come quando sale la marea fino alle palle
E ci viene un brivido di freddo che vuol dire che sei vivo-
Che significa? Niente. Una telefonata si è schiantata sulla carta
Prendo questo corpo con la mano
E lo porto naturalmente a camminare e poi
“la sera scende come uno squalo tra due margherite”
Ma con più crema e pezzi di trascorsi masticati già nell’aria
Ognuno è solo sul pavimento dell’allegria – recita una mosca
Io lavoro per diventare nessuno io nessuno per lavorare qualcuno
E spirlazza la voce che sdentra dal cuore:
la vita non scherza fin quando si muore
e poi dopo c’è il buio a fare il verso al mattino
e non lo sai, ma lo hai capito
da quando sei diventato bambino.
(TITOLO CLICKBAIT)
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