Domani ti porto a passeggiare
In “via dei luspodi accarezzati e fulgidi”
Là c’è un muretto fatto di pietra
Che si affaccia sul terreno
Dove il grano spiffera fregnacce
E la lina abbruzzola di lato
Là c’è un forte odore di spilizia
E di crespiti bruciati per fare luce
Alle anime dei vecchi sognatori
Non è poi raro incontrare un gìsbido
Un fràcco ballerino o un piccolo spufètto
Che grufola tra i versi più nascosti
Alle volte incontri un pino
della specie albero-alto-canterino
E se il vento è quello giusto per la foglia
Intona allegre litanie degli anni del vesprotto
Che fanno sghillazzare anche un lefrotto
Dai, Vieni, andiamo a slaffo ben alzato
C’è un mondo-tutto ancora inesplorato.
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