Marzo si veste di fiori
il sole sulle colline – alla sera
fa arrossire le cime
con i pensieri più sconci – nati e cresciuti
nel bisogno di stare lontani –
quello che ho in mente
è la parola FIORI –
come il ricordo di un quadro
come ci disse Stendhal
e mette quasi allegria
e mette certo paura –
Fuck!
comincia scorrere il naso
ma è solo allergia –
il male di stagione
che rassicurazione!
qualche violetta è spuntata –
la nonna che zappa la terra
china sui campi:
una visione dal futuro –
ogni colpo di zappa
fa eco
un occhiolino di sole –
i rovi si son presi i sentieri
usando gentilezza
la confusione è una roba tecnotrasportata
il cane si è spento sullo zerbino
la strada deserta è spoglia dei suoni
fa freddo nell’ombra dei muri
lo sguardo mi dice che
ha una vertigine il cuore
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