Il delirio collettivo di questi tempi ha una spiccata matrice rituale.
Come se l’umanità, periodicamente, patisse il bisogno di purificarsi attraverso l’autoflagellazione.
Questa è soltanto la fase di innesco.
Quello a cui stiamo assistendo, questa ennesima allucinazione collettiva,
trascende qualsiasi definizione di umanità civile.
Per questo non saremo mai dalla parte del popolo, degli stati, dei governi.
Saremo sempre dalla parte della gente, della condivisione, del dialogo,
della comprensione reciproca, della pace.
L’odio e la paura hanno dei costi insostenibili sia per le coscienze che per l’economia,
ma chi dovrebbe saper far di conto è troppo impegnato a fare cassa oggi per progettare un domani migliore.
I proclami di adesso puzzano di antico, ma si sa che il popolo è animale vigliacco,
feroce e senza storia.
Siate pronti a perdere ogni cosa, anche le cose che nemmeno sapete di avere.
Perché è questo il futuro che stiamo costruendo.
Ci vediamo in giro, dalla parte sbagliata.
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