Anarchia unica zia

Due giugno
Una parola
Un numero
Ritornano in vetrina
Razze e confini
Chiusure e accentramenti
Dopo la marea iperliberista
Il contraccolpo autarchico
Il picco reazionario
La paura di svanire
Come fatti nella storia
Il tentativo di marcare
Il solco leggero
Del nuovo impero
Oh che siete belli
Oh che siete frolli
Il mio cuore
Sì: il cuore
A rischiare banalmente
Il giudizio tenerello
Lo squadrismo pisciasotto
Il motore libertario
Non spinge per la patria
Né per la paura
Grida alle fioriere cementate
Canta alle frontiere spinate
Che c’è amore
Nel palmo di ogni mano
E suona e canta
Come una primavera
Dentro il lungo inverno
E Fa più allegro il passo
Verso ogni galera
Mentre qualcuno spolvera
La questione delle reni
Il popolo brama da sempre
La giocata dell’appeso
Il popolo è da sempre
Animale affamato
Mentre
“La gente è gentile”
Canticchiava un amico
Il popolo spaventa
La gente invece
agenta.

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