Ogni anno da diversi anni
all’anniversario della morte
di Andrea Pazienza
(oggi) Piango
Eppure non sono un appassionato di fumetti
eppure non ho mai avuto nulla disegnato da lui
forse è questo senso di fratellanza
questa fragilità che lega
le scarpe da tennis alle nuvole
il buco vicino alla tasca sinistra dei pantaloni verdi
che lascio maturare come un bel ricordo
forse lo sguardo di cristallo
che sta per cedere
senza drammaturgia
o forse è questa attesa oscura
tra una parola e l’altra
che un giorno potrebbe
non divenire più voce
non più, all’improvviso
come la tempesta
che annuncia il lampo
come la saetta che non arriva
e poi un giorno
ti sorprende il tuono
ancora troppo tardi
come qualcosa che hai dimenticato
per sempre
sul fondo dei sentimenti
come un amore che
non hai saputo dire
e ti tormenta come luce
la sua carezza perenne.
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