La virtualità applicata ai sentimenti
causa un distacco tanto profondo con la realtà
da far suonare quasi come un grido di minoranza
cose del tipo: La guerra fa schifo!
Bisogna tornare a fare l’amore con la vita
nel più breve tempo possibile;
prima che l’ultimo dei neuroni
perda la strada di casa.
Prima che i bastioni in fiamme
alle porte di Tannhauser
ottenebrino per sempre
quell’unica scintilla di simulato genio
che certe menti costantemente sotto-stimolate
riescono con fatica a generare
nell’arco della loro
intera-miserabile-esistenza.
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