passaggi della mente
passa la mente
resta il pensiero
fisso come un palo
al centro della laguna
fulcro del vento
coperti dall’ombra
del solito arrivederci
si acquattano i monsoni
carichi di frutta e di stagioni
dietro l’orizzonte
gli occhi partoriscono traiettorie di ritorno
vanno e vengono le immagini
come un otto volante
che diventa sedici poi trentadue
fino all’ immaginario e oltre
qualcuno sotterra una conchiglia
lei prende il sole sul bagnasciuga
e non sa niente del mio odore
ma riesco quasi a toccarla
da quando ho visto il suo segreto
mentre una musica da spiaggia
pare rimbalzare sulle onde
spinta al largo dal vento
come un Supertele senza una forma
come una malinconia
vuoto a perdere
che annuncia la solita crepa
che che parte dal sole
e che arriva alla carne
fino a diventare ricordo
di ciò che non è stato
nel prossimo futuro
più che perfetto
così com’è stato
Lontano una voce di vetro e
due ragazzi coi racchettoni
che fanno il verso alla nebbia
la punta alla sera
e resistenza alla morte
:
Batti leih?
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