Cicale.
cicale tutto il giorno
cicale al mattino
e qualche grillo di contorno alla sera
nessuna formica avvistata
che piacere!
la malinconia di fare la spesa
riempire il cestello di verdure
attraversare la strada, salutare il cipresso
camminare all’ombra del tiglio
ed entrare in quel rettilineo che pare
una strada di un posto di mare morto
coi camper parcheggiati da una vita
con due ruote sul marciapiede
dove le porte di ingresso spesso sono aperte
e dentro si intravedono quasi sempre
tutte le nostre miserie
l’altra settimana c’era una donna giovane
distesa su di un lettino
dietro la porta con la gamba ingessata
questa immagine mi perseguita da giorni
come fosse un esecuzione in pubblica piazza
la strada la attraverso con un peso nel cuore
incontro il vicino cantautore e
ci facciamo un cenno col capo
nel mentre penso ad una torta salata
ricotta spinaci e prosciutto
si fa così con le cose che rischiano di ammuffire
chissà quando faranno una torta salata anche con me
ma sono indeciso sull’uovo
la chiamo per avere certezze
e lei dice che è meglio con
e così immagino come sarebbe prepararla insieme
dopo aver attraversato questa malinconia di cicale
mentre si allaga un palazzo al ritorno
e un rivolo d’acqua colora il marciapiede
suono a un citofono a casao:
Signora, c’è acqua lungo le scale, qualcuno deve essersi allagato.
– DioMajale! Grazie.
Buona Giornata anche a lei, signora.
nemmeno la buona azione mi alleggerisce il cammino
tornoa casa, mangio un pezzo di pane
metto su un po’ di musica
le cicale rispondono agli uccelli
il cuculo cuculeggia a orari scaglionati
ed io invece cucino
se non sono scoglionato.
Poi lei mi chiama e mi chiede:
Allora che ti mangi?
ed io le canto una frase, come ogni santissimo giorno:
Io mi maaaangioooo teeeeee…
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