Nessuna parola metafora nel mentre che
Un cestino di un bagno in affitto
Con una busta rosa
Ti fissa bocca chiusa.
L’asciugacapelli per terra
E nessun segno di battaglia
Sopra il letto rifatto.
Soltanto cose appoggiate
Come parole lasciate nei campi
A dar fastidio agli aratri
A benedire la terra
Come cadute dal cielo.
E invece no…
È la mano dell’uomo
Che stamberga emozioni.
Bussa la signora delle pulizie
Con la sua santa
rivoluzione utilitaristica.
Sradica il sogno dal letto
apre una crepa nel giorno
Da cui la bella proprietaria
Forse per pigrizia mi dà
il suo bagnoschiuma
Con le felci rosa Mentre
In giardino la nebbia
Lascia il posto alla luce
Che pare gelare il prato
Con una scorreggia.
Un forte odore di melograno
Si mischia col sonno mancato
E con la gente che arriva
E con quella che parte.
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