qualcosa vorrà dire
se sei qui a quarant’anni
a scrivere poesie come un sedicenne
al posto di fare l’amore con qualcuno o con qualcosa
certo che forse lo stai facendo!
ovvio! Altrimenti non avresti questo piglio
nel battere sui tasti, sdrucioli, la vita
come se fosse la sola cosa possibile da fare
in una domenica di Maggio dove il sole urla già vendetta all’inverno
e per le strade la gente sbava parole azzurre e indemoniate
e l’urgenza si fa carne avanti ai bar e sulle montagne
dove la morte ci rincorre flemmatica e inesorabile
come il vento che limona dolcemente coi petali primifiori
e tu, amico, sei qui a fare la cosa giusta. l’unica possibile
senza chiedere troppo al tuo dio del buon umore
ti accontenti di questo tutto che è pugnidimosche per qualcun altro
ma tu lo sai quanta grazia e meraviglia ti ha regalato una sola mosca
che danzava nella luce del mattino la sua danza del poligono
solo per te e per l’universo qualche minuto dopo aver aperto gli occhi.
Qualcosa vorrà dire…