Alla fontana romana
Al cavalcavia
Ai gelsomini
Alle pietre paciose
All’allegria
Alla bottiglia vuota
Alla morte
Alla lucertola
Al salto dell’acqua
All’oleandro
Arriva la parola
E non torna indietro
E come una breccia
Nel tempo La corsa
si è fatta sentimento
Oggi piangono anche le sedie
Che ci hanno visti diventare qualcosa
Di molto diverso dalle aspettative
E quindi scomparire
per qualcuno o per tutti
a seconda che.
E come riflessi all’imbrunire
In autostrada
Abbiamo preso molti abbagli
Qui ogni cosa è guadagnata
Le domande si perdono
Nel calcestruzzo
scorticato dallo iodio
E i nostri ferri ossidati
Non scintillano
come un’idea di spada ardita
Ma sottili e rosse come corde
Di una sola nota
Cantano al vento la canzone
Delle cose che passano
E non tornano…
E non tornano
E non tornano
quasi mai.