Oggi correvo con il sole negli occhi
E tutti gli amori sono venuti a bussare
Ho pianto per la mancanza di parole
Per la mancanza di persone e di buone idee
Mi sono fermato sul finire della strada
E mi sono voltato indietro con aria rintronata
C’era un cane fulvo di paura
Che si fingeva indifferente
Come fosse già un pezzo di futuro
(Certo che lo era)
e gli ho sorriso come un fratello maggiore
ma non mi ha detto niente.
Neanche un “buonasera” o un “cosa bevi?”
Niente. Solo sana, circostanziale, indifferenza. Poi la strada è rifiorita e le scarpe di carbonio hanno fatto un buon lavoro
Il peso della luce ha inchiodato lo sguardo
Sopra lo sterrato. E le pietre bianche hanno brillato per un tot come sodio metallico
esploso dentro le pozzanghere
Dove siete amori miei? E perché tutti dentro il petto? A questi e ad altri interrogativi,
Non risponderemo mai. Perché dovremmo mai
Spostare le asticelle dentro l’esistenza
Di questa apparenza ferma come un lago?
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