Commento SUL DDL ZAN E una sedia bucata male e un albero di tungsteno che ha smesso di fare luce per mancanza di acqua corrente. Quella volta che il marcapiede cantava “spazzole e motorini di avviamento” non fece alcuna serenata alla duna, ma piangeva, come un bullero pentito, senza drappi stesi ad ascoltare. Un flebile, di aspetto un poco mobile, sdiceva: Dimmi: voláno delle mie brame, chi è il piú prepuzio del tegame? E poi gli itteri scesero dai colli ad ingiallire i cuori e i denti e i sementi, mentre gli smog stretti come fulmini, stridevano come fiocchi di merda congelata a primavera. Apocalettici si ingorgavano sulla gradinata ad osservarsi come specchi elettrici di frenuli. Mentre i tornaconti sgautteravano per corridoi come fiori spenti di armistizio.
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