Un vecchio quadro
scoramento
Piero Ciampi canta natale
un picchio parla a una natura morta
uh – le nuvole. una coperta.
una finestra che si apre all’occorrenza.
la neve sui monti è
un falso allarme di vittoria
il pensiero ormai è affetto da ejaculazione precoce
le cose imbiancano ma non la lingua
uh – il cielo godereccio pare dire bocca piena:
che ci importa delle pietre?
Oggi hanno portato via uno ch’era pazzo
hanno arrestato anche l’inverno – Piero:
con le ghigne di ghisa e
la piazza li ha inghiottiti come una fica al contrario
come un buco nero.
quanti sogni strappati dalle bandiere
dalle candeline della prima elementare
a chi le ha avute
e intanto vai, da qualche altra parte
più pesante, un po’ più accorto alle foglie che calpesti
tra merde dei cani che ti obbligano
a traiettorie un poco scomode
come la vita quando è salita
e il fiato si fa corto come una coperta
stesa ad asciugare e a guardare l’orizzonte
che pare immobile come un vecchio quadro
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