la pioggia spezza i vetri
le finestre rantolano
nell’alba dei tempi
di oggi che regali ancora
ad una pietra intelligente
tanto ” i ” da cyberfotterti
senza farti godere
nell’illusione generalizzata
dell’esistenza masturbatoria
in cambio di un nulla cosmico
la vita va senza di te
tra i minerali più preziosi
a guadagnarsi un paio di punti
di solitudine diffusa
fredda – profumiera y scura
di lucidissima labradorite
– è la crosta dei giorni terresti
sotto cui il mantello nasconde
gli indicibili misteri ferrosi
della rivoluzione
calpestammo gli astri un giorno
ci chiamarono Astronzo
sapemmo ridere
senza motivi apparenti e
godemmo del nulla a cui
fummo fratelli e sorelle
o altre cose comunque vicine.
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