Entri ed esci dagli ospedali
Come proiettili
Come paradisi inclinati verso terra
Come raccomandate
Con forzature di prescrizioni
Con Amici. Con Nemici.
Con sconosciuti adesso allegri
Adesso molto meno
Incontri piacevoli
In momenti difficili. Certo
Ci riconosciamo.
Qui ci facciamo accoglienti
Come fuochi nella lunga notte all’addiaccio
L’infermiera scontrosa
Da spegnere subito
con il sorriso
E una buona parola
Uomo tra uomini
Niente tra niente
Alla destra della morte
Sempre risiede l’amore –
Il parlato mancino
Lo lascio per dopo
Qui resto in silenzio
Ad ascoltare le scarpe
Che danzano e fischiano
Sui pavimenti gommati – e
La voce mi dice: sei qui
E in ogni altra cosa
a te sconosciuta.
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