Facile è comprimere il sentimento
in un sassolino di parole domestiche
farne un dado da sfasciacarrozze
aggraziato Q.B. , un poco goffo
senza prendersi troppo sul serio
e consegnarlo alle tue mani
bucate dalle stimmate
della Santissima leggerezza
o come un soldo di cacio che è
il valore attribuito ai miei “sfruculeiamenti”
e adesso paiono sabbia le mie parole
mentre ti guardo, le vedo scivolare
come quando/ da piccoli/ sul mare
gli anni/
e sorrido, come quella volta quando
tu eri al bancone a prendere da bere
ed io a debita distanza ti guardavo
mentre intorno la gente si accalcava
come petali che si chiudono
sul polline, sul cuore, sopra tutto
ciò che ho più desiderato
e i tuoi occhi, amore mio
i tuoi occhi larghi e scuri
parevano un sigillo
di labbra e di carezze
posato sul tempo.
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