Tutte le cose destano meraviglia
a debita distanza, ma
vi invito allo spavento
a vedere quanta desolazione
alberga in ogni animo umano
avvicinatevi!
Vi invito ad entrare e
a partecipare alla mia
che è la vostra mensa.
vi invito a perdere ogni morale-
vi invito a bere a piccoli sorsi.
Meravigliatevi adesso se ne siete capaci!
se avete capito il senso del non avere senso
e gioite per non aver conseguito niente, oggi,
se non l’abbandono della pietra
che resta al freddo del giorno
e non domanda niente al sole.
Esisto, e questo è tutto.
Conto i giorni da tempo,
come un criceto faccio girare la ruota,
e penso, e desidero, e vago, e
smetterò quando non avrò più desideri.
Sino ad allora mi godo la dannazione
della mia, misera, meravigliosa, umanità.
Sapeste con quanto piacere scendo in strada,
senza vergogna, ad infrangere le leggi dei Santi…
Oggi, ad esempio, ho camminato lungo il corso,
sul fianco sinistro, senza un pensiero preciso,
nessuno mi ha salutato e non ho salutato nessuno,
come un fuorilegge al riparo dell’ombra
ho nascosto lo sguardo con una certa fierezza,
in un pugno, la spesa, l’altra mano, nascosta
nella tasca del jeans, quella del cuore.