cosa lacisciamo se non
una scia di abbracci dopo le meschinerie?
se non amore dopo i tradimenti – di chi? cosa?
se non la qualcosa nonostante le dipartite del buonsenso.
io mi vanto solo di volervi bene. nonostante tutto.
tutto è la vita che non so capire.
Ma non importa. non trovi?
finché parole che non sono parole
ma stersici, liberi e recite
e fiumi di piombo e Giuliette
e spiriti che vivono senza chiedere
o domandare alcuncosa… dice:
La fine di un anno non vuol dire che struttura.
testuggine di sentimenti a protezione del capitale.
Perché allora non morire come un piccione
sul suolo dell’egocentrismo? Non lo so.
a che pro? scrivere per farsi dimenticare?
lascio i treni della vita e gli indimenticabili
per esistere toro coi i dimenticati.
madri che non sanno più dei figli –
ci ammucchiamo come polvere ai lati delle strade
dove imbecilli in parata credono di esistere
come entità tronfie di materia tra parole incomprensibili.
e poi il vento che fa stringere gli occhi
e poi il sole fa brillare i metalli
Come Anna avanti alla prigione
a noi non serve la poesia. ma la vita – forse –
e un’idea di Modigliani.
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