Non è posto questo
Per la poesia
Né per una scopa
che scacci colpi setoloni
il malcontento del vissuto
Non è posto questo per la poesia
Né per una mela verbo
o un fenicottero rosso – certo
Morirebbe desiderato in quattroquattroundici
Non è posto questo per per la poesia
che sa di essere poesia e non una facezia
che sambuca il cuore e stuzzica l’ignoto
Che quindi è inesistente
Non è posto questo
Per la tegola bucata dal pensiero verticale
Né per una gentilezza simulata o
chessòio un primivespro.
Non è posto questo
Per la poesia né per un airotto
O per un flebuzio dalle piumepiatte
Non è posto questo per la poesia
Né per far quadrare i conti
Della bottega di artigiani che fa angolo
Con l’aliscafo delle sette e quarantuno.
Non è posto questo per la poesia
Né per un saluto di flebile eleganza
Che posto di merda è questo
Che mi porto dietro come una bisaccia Incollata al culo della noncuranza?
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