Le mani odorano di limone
I capelli sono accesi
Dalla brezza del mattino
I suoi capezzoli
Sono le vere
sentinelle inpiedi
E la pelle che odora
di sale e bergamotto
Qui Poche altre semplici idee
Quattro parole avvicinate
Come una guardata
Come mettere i confini al muro
Sparino pure i colpi le ciglia
Alla penombra di una stanza
Scorticata dal sole
Dove frigge freddo
il pavimento Sotto i piedi
Dove i rumori che ronzano
Dalla cucina dei vicini – dicono
Che c’è ancora una speranza
Che c’è vita oltre la vita
E anche oggi potrei affermare
Di morir contento
Di crepar cantando
Di seccar vivendo
Ma è ancora troppo presto
Dico, Ho altre pietre
A cui donare amore follemente
E un paio di sguardi
Da far brillare ancora
Sotto le basi solide
Sopra cui prospera goloso
Un infaticabile nulla.