​PIOVONO AUTOSCATTI

PIOVONO AUTOSCATTI

Mi sveglio alle sei

Tachicardia

Sono solo al centro del letto

Respiro, lotto con gli acari

Quattro di bastoni

Fisso il soffitto

Fuori è giorno

Gli uccelli sono svegli da un pezzo

E il mio con loro

Tenta un allungo alla Carl Lewis

Verso il mattino

Respiro a fondo

Trattengo l’ossigeno

Più che posso

Come se stessi fumando

L’ultima paglia di vita

Ho sognato una pioggia di gente

Una pioggia di storie inutili

Di prospetti sbagliati

Mi piovevano addosso i vostri faccioni

E non avevano niente da dire

Denti labbra occhi fronti accigliate

Niente di buono da dire

Una grandine spaventosa

Mi ha raggiunto

Sulla riva del lago

Un dolore insopportabile

Nel mezzo del sogno

La paura di essere inutili

Di non esistere

le Immagini cadevano

come piastrelle affilate

Decorate male ai cieli di merda

Il terrore sul fondo di ogni sguardo

Il dramma dietro ogni sorriso

Meglio una fucilata!

ho pensato nel sogno

Meglio un investimento!

La zampa di un orso!

Una caduta allegrona!

Un pugno e un infarto…

Che essere sepolto

Dai vostri terribili

Terrifici autoscatti.

Abbiamo tutti paura.

cose da dire

Non ho mai creduto
nella lotta con la pagina bianca
Se non hai niente da dire. Taci.
Mi ripeto sempre.
Eppure mi ritrovo
col peso di dover dire qualcosa
E di non saperlo fare
Così passo il tempo
Avanti a un muro bianco e
Aspetto che mi parli
Che mi gratti la schiena
Che mi allunghi un centone
Che mi inviti ad uscire
Che mi faccia un massaggio
Che mi passi una birra
Che mi dica qualcosa
Prima di andare a dormire
Non c’è cosa peggiore dell’andare a letto
Col peso di dover dire qualcosa
E di non saperlo fare.

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