Dire fare parlare

Fare a destra
Fare a sinistra
Appuntamento alle 15
Arriverò tardi alle 18
Stamane alle 06…
Devo sentire coso per…
Mi ha cercato tizio prima ma…
Sí, lo so, dovrei dire che…
ma non ho fatto in tempo nemmeno oggi
ad essere qualcuno…
Poi il sole al mattino stira un azzurro
Fresco di bucato dietro le montagne
L’ albero che conosce tutti i tuoi pensieri
Finge fraterna indifferenza
come ogni mattina
Il rito del caffé, ormai è ad occhi chiusi
È liturgia di ogni mattino
Stanotte invece ho sognato di redigere un giornale satirico
Gli interessati seduti ad una grande tavolata
Leggevano e ridevano e commentavano
Alcuni si offendevano e
Io non ti staccavo gli occhi da dosso
Cosí come faccio sempre
quando non ti vedo per un sacco di tempo
All’improvviso una domanda ha cominciato a spingere
da terra
Ha divelto le assi del pavimento
Squarciato la tavola
La rete metallica elettrosaldata
Pareva stracciata da un morso
Perché?
Perché tutto questo sognare amaro?
Perché regalare il nostro genio all’inutile?
Perché tu?
Perché in questa maniera?
Mi sono svegliato zuppo di sudore
Con un perché incastrato in mezzo ai denti
Cosí inutile mi pare la vita certi giorni, almeno
Fino a un certo istante, fino a quando
la consapevolezza del nulla
Prende corpo, Il tuo corpo, il mio corpo
Mentre avvito la macchinetta
Con le mani bagnate e sporche
di acqua e polvere scura
non ho la piú pallida idea di ció
Che sto facendo
E realizzo che nessuno potrebbe avere
Una risposta ai nostri tiramenti
Allora smetto di farmi domande
Pulisco le mani
Mi affaccio alla finestra e
L’albero finge ancora indifferenza, ma
Il sole adesso è un po’ piú alto
L’ombra un po’ piú corta
La vita un po’ piú larga
Abdica l’utile a favore del bello
E decade ogni domanda
ascende e sedimenta
sotto al cielo
si stratifica la mente
sopra la testa
si fa leggera la vita
Perde senso ogni ricerca
Tutto è con me
significa ogni cosa
Affacciato alla finestra
L’albero mi strizza una foglia
in segno di pace
Pare che ci capiamo meglio adesso
già è dimenticato il sogno
ciò che è stato amaro
non diventerà mai dolce
ma si impara ad amare anche l’amaro
ho pensato… E
Il tuo nome diventa un nascondiglio prezioso
Dove accumulo attimi di bellezza
che poi vengo a cercare
Per ricordarmi soltanto
Di non aver più bisogno
di pormi altre domande.

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