Alla finestra scrupola il sole
Il ferro si fa vergine al caldo
Sento le castagne dormire
Stipate nei ricci come ricordi
E con loro letargare il passato
Di una stagione ancora tardiva
Frizza l’acqua nelle pozze
Dove presto esploderanno zanzare
Caldo e freddo sui monti
A dividersi il pane
Qui Fioriscono certezze
Vicino alle ortiche
dove la lingua punge
Come cristallo
E l’assenza dei sogni
ha il profumo degli occhi