È ritornata la voglia di scrivere
Forse un malessere
Forse no.
L’inesprimibile nulla
Mi rintorta i pensieri
Lo scollamento con la base.
Coi pavimenti di marmo
Su cui poggia lo Status Quo
Continua a scavare nel petto
Come una talpa.
Oggi è morto il padre di una vecchia amica
Questi sono i fatti. La tenerezza
Si è sbriciolata sulla soglia di casa tempo fa.
È piovuto. È freddo. È primavera sull’appennino
E le valli sembrano avere la mestizia
Delle madri sconfitte dai ritardi di attenzioni
Dalla fatica per aver compatito troppo.
Sono stato troppo tempo lontano dalla musica
Dai libri e dal buon vino. Troppo tempo rintanato
Come un cinghiale ferito. Un lupo domestico.
Un horny-too-rinco. Ecco che ritorno a parlare di inezie. Di me che manco so se davvero esisto.
È tornata la voglia di scrivere ma non la poesia (ammesso che…).
Mi sto ancora troppo a cuore per annullarmi
In uno qualsiasi dei miei scritti. Che vergogna.
Che inutilità clandestina sono diventato. Penso.
Mentre la bellezza mi lacera i timpani con un pianto di chitarra. La sordità merito per non saper essere davvero un suono valido.
La folata. L’uragano. La foschia che dirada.
La polvere. Qualcosa…