Insieme col pianeta:
Il culo. Salviamolo.
Penso da una delle
Tante sale d’attesa
Dove si trattano le urgenze
Non so perché
Ma molti hanno le scarpe bianche
Forse un caso – forse no
Come se presentarsi
Puliti & Puri all’appuntamento
Garantisca un qualche sconto di salute
Who knows… Chiūssàp!
-Giovanotto, il portafogli!
Le sta per cadere…
Grazie molte – molte grazie
Suona come vano augurio
Le sedie con sopra delle borse
I giornali sui tavolini
L’Espresso spiegazzato male
Sopra un davanzale
E il bosco di pini che risplende al sole
Dalla finestra pare dirci
Quanto siano fortunati
Gli abitanti del mondo
Non ospedalizzato
Eppure qualcuno che
Scoppia di salute
Sta inciampando inesorabilmente
Per la prima ed ultima volta
Proprio in questo istante.
Vivere o morire
È una questione fortunosa
Così è la vita: niente lunghi programmi:
Un ruscello – una collina vista mare
Il vento fresco e qualcosa da fare
Per far star bene anche qualcun’altro
Che sia la buona parola o
L’offerta di un rifugio
La vicinanza all’universo
E una buona idea
Quella che che entusiasma
da dimenticare in fretta
Per far posto
Al prossimo entusiasmo
Che fa treeeemaaaare il cuoooore (dixit)
Una prossima idea di vita
Da rimangiarsi in fretta
Al primo accenno
Dell’ inafferrabile nulla
– e soprattutto
Un poco ridere
Di tutto questo fatto –
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