I fogli delle poesie nella borsa
Sono sparsi e accartocciati
Li ho dimenticati dall’ultimo spettacolo
Mi vanto di non conoscerne a memoria nessuna che duri più di tre versi
Le penso come penso a certi sconosciuti
Quando immagino le loro vite
Con una certa curiosità
Tento di ricordare qualcosa
Ma subito parole nuove
si presentano All’appello
Scacciando le vecchie
E non ne faccio una questione di valore
Niente vale niente e
La buona intenzione
Non vale la buona azione
Così mi dico: fottetevi
Fogli di carta da macero.
L’autobus avanza nella pioggia
Come una rompighiaccio
C’è sempre un po’ d’amore in ogni valigia
Essere circondato dalla gente
È anche questa una forma d’amore
(il meglio lontengo per me)
Prima che diventi popolo
E che finisca la magia
A favore di una nuova solitudine generazionale.
Avanti ragazzi!