Jammucenne va’



12 e 18 di questo Tempo all’ombra
Senza maglia il sudore luccica
Sulla panza il vento raffresca
Tra i campi che tolgono il respiro
Coi gialli accesi e i verdi elettrici – Maggiolini
Quello che vuoi dire lo sa solo iddio
Ma la voce ha detto che devi dirlo
Nel mezzo della corsa dice
ascolti musiche di secoli passati
Usi la terza persona come i sogni che non son desideri
-Famme restà conte sinnò me moro
Dice Gabriella. Ritorna una vecchia poesia francese sulla memoria. Dall’altro cade e Dice che tutto è simbolo.
-E tu si nu strunz. Dice la voce. Il coro degli angeli.
Il fiume. Le sterlizie che sorgeranno tra almeno 9 ore. Ora prendi e mescola tutto. Mentre sudi come un cammello senza pelo nella luce dell’alter.co.
Ieri eri sulla cima oggi sotto al fiume. Cosa cambia se non la posizione? Cosa cerchi sotto questi sassi? E perché sei dove sei?
Perché fai domande se sai che non serve a niente?. E perché sul nulla scommetti la vita che resta giorno dopo giorno dopoggiorno? Cosa importa. Cosa importa?
Jammucenne va’.

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